La domanda  è: per fare presentazioni di successo è meglio seguire delle regole precise o attenersi a dei principi guida? Il quesito scaturisce da un post su Slideshare di Scott Schwertly che come me si occupa di presentation design.  Scott è bravo nel suo lavoro e nell’email che rimanda al post è categorico:

There’s one simple premise which should be the foundation of any presentation: entrepreneur Guy Kawasaki‘s 10-20-30 PowerPoint Rule.

La parola any, cioè che ogni presentazione dovrebbe attenersi alla regola di Kawasaki, è quella che mi ha fatto riflettere. Anche io sono un grande estimatore di Guy e la regola 10-20-30 è sicuramente valida. Ma vale sempre?

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Non credo. In ogni caso mettiamo da parte la regola in se, ed il post menzionato, per affrontare l’argomento in senso generale. Non penso che usare una regola sia sempre un metodo valido per preparare una presentazione, e spiego il perché.

Dal 1995 ad oggi ho aiutato centinaia di persone a parlare in pubblico attraverso seminari, coaching e altro. Ricordo alcuni consigli (regole) dati nei primi anni che oggi non formulerei assolutamente. Uno, ad esempio, era quello di utilizzare elenchi puntati invece del testo sui supporti visivi. Già dieci anni dopo consigliavo di evitarli. Oggi alcuni miei clienti scherzosamente mi dicono “non ho nessun elenco puntato!”. Il tempo e le consuetudini hanno cambiato la regola.

Per lungo tempo ho professato la regola di non più di 3 slide al minuto. Poi ho visto Lawrence Lessig in azione e un approccio differente mi ha cambiato la prospettiva.

Altra regola: mai avere sulle slide le medesime parole che stiamo dicendo. Oggi non sono più così categorico e la presentazione di Lessig appena menzionata è un buon esempio del perché.

Quello che però è interessante è che malgrado le regole non siano assolute, perché cambiano i tempi o le circostanze il principio guida che le aveva ispirate è rimasto valido. Il concetto dietro all’uso degli elenchi puntati era quello di ridurre il testo scritto per lasciarle dire all’oratore. Immutato ad oggi. Non più di 3 slide al minuto nasce da non caricare troppo le presentazioni di contenuti e costringere il pubblico ad una presentazione indigeribile. Lessig non segue la regola, ma rispetta la linea guida.

Il punto è quindi seguire i principi generali, questi sì dovrebbe ispirare la realizzazione di ogni singola presentazione.
A mio modo di vedere attenendosi ai seguenti punti si è su un’ottima strada per una presentazione efficace.

  1. L’audience è sovrana. La presentazione è sempre per loro e non incentrata sull’oratore.
  2. Possiamo recepire solo un numero limitato di informazioni alla volta.
  3. L’aspetto visivo è dominante.
  4. Per convincere il nostro pubblico dobbiamo colpire sia la parte logica che quella emozionale.
  5. Sii te stesso. Sii sincero. Sii naturale.

Chiaramente questa lista non è esaustiva ma porta cinque punti fondamentali che non dovremmo mai dimenticare o trascurare. Da questi principi possiamo ricavare alcune regole comuni. Ad esempio dal primo il fatto di parlare la lingua del pubblico o utilizzare riferimenti ed esempi che appartengano al loro mondo. Dal secondo abbiamo meno spesso è più o non più di un messaggio per presentazione ed un concetto per slide. Dal terzo un’immagine vale mille parole e così via.

In conclusione quindi le regole non sono necessariamente sbagliate o da evitare. Anzi, possono essere un valido aiuto per avere un metodo con cui costruire velocemente una presentazione e/o aiutarci a non commettere errori comuni. Ma non devono essere considerate valide sempre o l’unico modo di perseguire la comunicazione.  La vera efficacia si ottiene assimilando i principi su cui si basano le regole e sincerandosi di seguire questi concetti generali utilizzando l’approccio più consono alla situazione.